Una mappa mentale è uno strumento visuale che aiuta a organizzare, strutturare e memorizzare le informazioni in modo più efficiente. È una rappresentazione grafica di idee, concetti, parole chiave e informazioni connesse tra loro, disposte in modo non lineare e ramificato intorno a un tema centrale.
Obiettivo: dimagrimento sano e sostenibile
Alimentazione: Ridurre le calorie in ingresso Aumentare l’assunzione di nutrienti essenziali Mangiare cibi integrali e non trasformati Bere molta acqua
Attività fisica: Cardiovascolare Sollevamento pesi Esercizi di resistenza Aumentare la quantità di attività fisica complessiva
Sonno: Dormire sufficientemente Mantenere una routine di sonno regolare
Gestione dello stress: Ridurre lo stress attraverso la meditazione, la respirazione profonda, lo yoga, ecc. Prendere il tempo per se stessi
Monitoraggio e supporto: Monitorare il peso e il progresso Coinvolgere amici e familiari per il supporto e la motivazione
Considerare l’aiuto di un professionista della salute (nutrizionista, personal trainer, ecc.).
Disclaimer: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO HANNO VALORE PURAMENTE INFORMATIVO, NON INTENDONO SOSTITUIRSI ALLA CONSULENZA DEL MEDICO.
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Il coach della nutrizione è un professionista che aiuta le persone a raggiungere i propri obiettivi di salute attraverso una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.
6 TECNICHE DI COACHING PER DIMAGRIRE
Stabilire obiettivi realistici: Il coach della nutrizione può aiutare il cliente a stabilire obiettivi di dimagrimento realistici e fattibili in base alle sue esigenze e capacità. Ciò può aiutare il cliente a sentirsi più motivato e soddisfatto quando raggiunge i suoi obiettivi.
Creare un piano alimentare personalizzato: Il coach della nutrizione può aiutare il cliente a creare un piano alimentare personalizzato che soddisfi le sue esigenze nutrizionali e di perdita di peso. Il piano dovrebbe essere equilibrato, completo di tutti i gruppi alimentari e facile da seguire.
Sostegno emotivo: Il coach della nutrizione può fornire sostegno emotivo al cliente, aiutandolo a superare gli ostacoli e le difficoltà che possono insorgere durante il percorso di dimagrimento. Questo può essere fatto attraverso incontri regolari, messaggi di sostegno, e-mail o telefonate.
Monitoraggio dei progressi: Il coach della nutrizione può monitorare i progressi del cliente, ad esempio la perdita di peso, le abitudini alimentari e i livelli di attività fisica. Questo può aiutare il cliente a comprendere l’efficacia del suo lavoro e a motivarsi per continuare.
Creare un ambiente di supporto: Il coach della nutrizione può aiutare il cliente a creare un ambiente di supporto, come coinvolgere amici o familiari nella sua sfida di dimagrimento. Ciò può aiutare il cliente a sentirsi sostenuto e motivato.
Identificare e superare gli ostacoli: Il coach della nutrizione può aiutare il cliente a identificare gli ostacoli alla perdita di peso, ad esempio le abitudini alimentari poco sane, la mancanza di tempo per esercitarsi o lo stress, e fornire strategie per superarli. Ciò può aiutare il cliente a superare le difficoltà e raggiungere i suoi obiettivi.
Il lavoro del coach della nutrizione consiste nel fornire consigli nutrizionali personalizzati, creare programmi alimentari e di attività fisica specifici per ogni individuo, monitorare i progressi e fornire motivazione e supporto per aiutare le persone a mantenere un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo.
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La cellulite è una condizione comune della pelle che si presenta quando i depositi di grasso si accumulano sotto la superficie cutanea, causando la comparsa di piccole fossette e bucce d’arancia.
Una dieta anticellulite dovrebbe concentrarsi su alimenti che aiutano a ridurre l’infiammazione, aumentare la circolazione e migliorare la salute della pelle. Ecco alcuni consigli per una dieta anticellulite:
Aumenta l’assunzione di frutta e verdura: Questi alimenti contengono vitamine e antiossidanti che aiutano a combattere l’infiammazione, proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi e migliorare la salute della pelle.
Bevi molta acqua: L’acqua aiuta ad eliminare le tossine dal corpo, migliorare l’elasticità della pelle e prevenire la ritenzione idrica.
Riduci l’assunzione di sale: Il sale può contribuire alla ritenzione idrica e alla comparsa di cellulite.
Mangia proteine magre: Le proteine magre, come il pollo, il pesce e i legumi, aiutano a costruire e mantenere i muscoli, che a loro volta migliorano la circolazione e riducono l’aspetto della cellulite.
Non mangiare carboidrati raffinati e zuccheri: Questi alimenti possono contribuire alla comparsa di cellulite aumentando il grasso corporeo e l’infiammazione.
Mangia cibi ricchi di acidi grassi omega-3: Gli acidi grassi omega-3, presenti in alimenti come il salmone, le noci e i semi di lino, aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute della pelle.
Sostituisci gli oli vegetali raffinati con olio extravergine di oliva: L’olio extravergine di oliva contiene antiossidanti che aiutano a combattere l’infiammazione e migliorare la salute della pelle.
Bevi tè verde: Il tè verde contiene antiossidanti che aiutano a proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi e migliorare la circolazione.
In generale, una dieta sana ed equilibrata che limita gli alimenti trasformati e zuccherati e aumenta l’assunzione di frutta, verdura e proteine magre può aiutare a ridurre l’aspetto della cellulite e migliorare la salute della pelle.
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L’amilasi salivare, anche conosciuta come ptialina, è un enzima prodotto dalle ghiandole salivari che svolge un ruolo importante nella digestione dei carboidrati.
La funzione principale dell’amilasi salivare è quella di idrolizzare i carboidrati complessi, come l’amido e il glicogeno, in carboidrati semplici come il maltosio e il glucosio. Questo processo inizia nella bocca, dove l’amilasi salivare viene secreta insieme alla saliva durante la masticazione.
L’amilasi salivare svolge un ruolo importante nella digestione dei carboidrati perché la maggior parte dell’amido ingerito viene assunto attraverso la bocca, e la sua digestione inizia immediatamente grazie all’azione dell’amilasi salivare. Quando i carboidrati sono idrolizzati in carboidrati semplici, come il glucosio, possono essere assorbiti più facilmente dall’intestino tenue.
Inoltre, l’amilasi salivare può influire sulla percezione del sapore dei carboidrati. Alcune ricerche suggeriscono che l’amilasi salivare può interagire con i carboidrati per produrre composti che influenzano la percezione del sapore dolce.
La produzione di amilasi salivare varia da persona a persona e può essere influenzata da diversi fattori, tra cui l’età, la dieta e lo stato di salute generale. Ad esempio, la produzione di amilasi salivare diminuisce con l’età, il che può influire sulla digestione dei carboidrati in età avanzata. Inoltre, alcune condizioni mediche, come la pancreatite, possono influenzare la produzione di amilasi salivare e la digestione dei carboidrati.
In generale, l’amilasi salivare svolge un ruolo importante nella digestione dei carboidrati e può influire sulla percezione del sapore dei carboidrati. Una produzione adeguata di amilasi salivare è importante per una corretta digestione dei carboidrati e per la salute generale del tratto gastrointestinale.
Una produzione inadeguata di amilasi salivare determina una bassa tolleranza ai carboidrati, cioè la difficoltà di metabolizzare i carboidrati.
Le persone con bassa tolleranza ai carboidrati spesso provano sintomi come gonfiore addominale, flatulenza, diarrea, stitichezza, mal di testa, stanchezza, aumento di peso e desiderio di zuccheri.
Bassa tolleranza ai carboidrati? Seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati: eliminare o ridurre il consumo di alimenti ad alto contenuto di carboidrati come pane, pasta, riso, cereali, patate e zuccheri.
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L’espressione dei nostri geni può essere influenzata da diversi fattori ambientali, come la dieta, lo stile di vita e lo stress. Ci sono diverse strategie che possono aiutare a influenzare positivamente l’espressione dei geni coinvolti nel metabolismo e nel controllo del peso, contribuendo al dimagrimento.
Alcune di queste strategie includono:
Dieta equilibrata e personalizzata: La dieta gioca un ruolo importante nell’influenzare l’espressione dei nostri geni. È importante consumare una dieta equilibrata e personalizzata, in base alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche genetiche. Ad esempio, le persone con una predisposizione genetica all’obesità potrebbero trarre beneficio da una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di proteine.
Attività fisica regolare: L’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre l’infiammazione, a migliorare la salute metabolica e a influenzare positivamente l’espressione dei geni coinvolti nel metabolismo. L’esercizio fisico può anche aiutare a bruciare calorie e a promuovere la perdita di peso.
Riduzione dello stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente l’espressione dei nostri geni e aumentare il rischio di accumulo di grasso corporeo. Ridurre lo stress attraverso tecniche di gestione dello stress, come lo yoga, la meditazione, o la respirazione profonda, può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare la salute metabolica.
Sonno adeguato: Il sonno è essenziale per la salute metabolica e può influenzare l’espressione dei nostri geni. Il sonno insufficiente o di scarsa qualità può aumentare il rischio di obesità e malattie metaboliche.
Riduzione del consumo di zuccheri e carboidrati raffinati: Il consumo eccessivo di zuccheri e carboidrati raffinati può aumentare l’infiammazione e influenzare negativamente l’espressione dei nostri geni coinvolti nel metabolismo. Ridurre il consumo di zuccheri e carboidrati raffinati può aiutare a ridurre l’infiammazione e a migliorare la salute metabolica.
È possibile influenzare l’espressione dei nostri geni attraverso una corretta alimentazione, l’esercizio fisico, la gestione dello stress, il sonno e altre strategie di stile di vita. Queste strategie possono aiutare a promuovere la perdita di peso e migliorare la salute metabolica in modo sostenibile.
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Il prediabete è una condizione caratterizzata da livelli di zucchero nel sangue superiori alla norma, ma non ancora abbastanza elevati per essere classificati come diabete mellito. Questa condizione rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo del diabete di tipo 2, oltre ad essere associata ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e altre patologie croniche.
La diagnosi del prediabete avviene attraverso il test dell’emoglobina glicata (HbA1c), che misura la quantità di zucchero legata all’emoglobina presente nei globuli rossi nel sangue e fornisce una stima della media dei livelli di zucchero nel sangue nell’arco degli ultimi 2-3 mesi. Un valore di HbA1c compreso tra il 5,7% e il 6,4% indica la presenza di prediabete.
Inoltre, il test dell’indice di massa corporea (BMI) può fornire un’indicazione del rischio di prediabete e diabete di tipo 2. Un BMI superiore a 25 è considerato sovrappeso e rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di queste patologie.
Il pre-diabete è una condizione che spesso non causa sintomi evidenti. Infatti, la maggior parte delle persone con prediabete non si accorge di avere questa condizione fino a quando non viene diagnosticata durante un esame del sangue di routine o una visita medica.
Tuttavia, in alcuni casi, il pre-diabete può causare alcuni sintomi, come:
Aumento della sete. Aumento della frequenza urinaria. Aumento dell’appetito. Stanchezza. Visione offuscata. Secchezza della bocca.
Questi sintomi possono essere legati all’aumento dei livelli di zucchero nel sangue che caratterizza il prediabete, ma spesso sono presenti solo nei casi più avanzati della condizione.
Per prevenire il prediabete e il diabete di tipo 2, è possibile adottare alcune strategie. In primo luogo, l’adozione di uno stile di vita sano e attivo è fondamentale. Ciò significa seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani. L’esercizio fisico regolare, come camminare, correre o nuotare, può aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina e a ridurre il rischio di sviluppare il prediabete e il diabete di tipo 2.
Dimagrire può essere una strategia efficace per prevenire il prediabete e il diabete di tipo 2, in particolare per le persone in sovrappeso o obese. Anche una modesta perdita di peso, pari al 5-10% del peso corporeo, può ridurre significativamente il rischio di sviluppare queste patologie.
Il monitoraggio regolare dei livelli di zucchero nel sangue può aiutare a individuare tempestivamente eventuali cambiamenti nella glicemia e adottare le misure preventive necessarie.
In conclusione, il prediabete rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo del diabete di tipo 2 e di altre patologie croniche. La diagnosi precoce e l’adozione di misure preventive, come uno stile di vita sano e attivo, la perdita di peso e il monitoraggio regolare dei livelli di zucchero nel sangue, possono contribuire a prevenire il prediabete e il diabete di tipo 2 e a migliorare la salute generale.
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The influence of vitamin-C intake on blood glucose measurements in COVID-19 pandemic
FONTE: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33690202/
La pandemia di COVID-19 ha suscitato un grande interesse su come la nutrizione possa influenzare la salute e la risposta immunitaria delle persone.
Un recente studio ha esplorato l’influenza dell’assunzione di vitamina C sulla misurazione della glicemia in pazienti affetti da COVID-19.
La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è un potente antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, la vitamina C è importante per il sistema immunitario, aiuta a mantenere la salute della pelle e delle gengive e aiuta l’organismo ad assorbire il ferro.
Secondo il nuovo studio, condotto su un gruppo di pazienti COVID-19, l’assunzione di vitamina C ha avuto un effetto positivo sulla misurazione della glicemia, ovvero il livello di zucchero nel sangue. I risultati hanno mostrato che l’assunzione di vitamina C ha ridotto significativamente i livelli di glicemia nei pazienti affetti da COVID-19.
Questo è un risultato importante, poiché i pazienti con COVID-19 hanno un rischio aumentato di sviluppare complicanze metaboliche, tra cui l’iperglicemia. La riduzione della glicemia può aiutare a prevenire queste complicanze e migliorare il recupero dei pazienti.
È importante sottolineare che il consumo di vitamina C non deve sostituire la terapia medica prescritta dai professionisti della salute, ma può essere considerato come un’aggiunta alla dieta quotidiana per supportare il sistema immunitario e la salute in generale.
La vitamina C si trova in molti alimenti, tra cui agrumi, kiwi, fragole, melone, pomodori, peperoni, broccoli e spinaci. Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario assumere integratori di vitamina C per soddisfare i requisiti giornalieri.
Il nuovo studio ha mostrato che l’assunzione di vitamina C può avere un effetto positivo sulla misurazione della glicemia nei pazienti COVID-19.
È importante consultare un medico o un nutrizionista prima di assumere integratori di vitamina C o apportare modifiche alla propria dieta.
La vitamina C da sola non è una cura per il diabete o una sostituzione per la terapia insulinica prescritta dal medico. Se hai problemi di glicemia, è importante parlare con il tuo medico prima di apportare qualsiasi cambiamento alla tua dieta o al tuo regime terapeutico.
Il camminare all’aria aperta è un’attività molto salutare per il corpo e la mente. Camminare all’aperto è un’ottima forma di esercizio fisico che può aiutare a migliorare la salute cardiovascolare, la forza muscolare e la densità ossea. Inoltre, il camminare all’aria aperta può aiutare a ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare la sensazione di benessere generale.
Salute cardiovascolare: Camminare all’aria aperta può aiutare a migliorare la salute cardiovascolare. L’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari come l’ipertensione, l’infarto e l’ictus.
Forza muscolare: Il camminare all’aperto può aiutare a migliorare la forza muscolare, soprattutto nelle gambe, glutei e addominali. Camminare su terreni collinari o sabbiosi può essere particolarmente utile per sviluppare la forza muscolare.
Densità ossea: Il camminare all’aperto può aiutare a migliorare la densità ossea e ridurre il rischio di osteoporosi. L’esercizio fisico regolare può aiutare a mantenere la densità ossea e prevenire la perdita di massa ossea.
Riduzione dello stress: Camminare all’aperto può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia. L’esposizione alla natura può avere effetti calmanti sulla mente e sul corpo, aiutando a ridurre i livelli di stress e migliorare l’umore.
Miglioramento dell’umore: Camminare all’aperto può aiutare a migliorare l’umore e la sensazione di benessere generale. L’esercizio fisico regolare può aiutare a rilasciare endorfine, sostanze chimiche nel cervello che aiutano a migliorare l’umore.
Come iniziare a camminare all’aria aperta: Scegli un percorso adatto. Indossa le scarpe giuste. Aumenta gradualmente l’intensità. Fai stretching prima e dopo. Coinvolgi gli amici.
In sintesi, il camminare all’aria aperta può offrire numerosi benefici per la salute del corpo e della mente. Sebbene sia un’attività a basso impatto, camminare all’aperto può aiutare a migliorare la salute cardiovascolare, la forza muscolare e la densità ossea. Inoltre, il camminare all’aria aperta può aiutare a ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare la sensazione di benessere generale.
L’ignoranza costruttiva è un concetto utilizzato per indicare una situazione in cui una persona o un gruppo non ha una conoscenza specifica in un determinato campo, ma ha la motivazione e l’interesse di apprendere. In altre parole, l’ignoranza costruttiva implica una mancanza di conoscenza che può essere colmata con l’apprendimento.
L’ignoranza distruttiva è un rifiuto di apprendere o una mancanza di interesse nell’acquisizione di nuove conoscenze.
L’ignoranza costruttiva nel processo di dimagrimento si riferisce all’idea che molte persone che cercano di dimagrire spesso non hanno le conoscenze necessarie per farlo in modo efficace e salutare. Ciò può portare a scelte alimentari scorrette, a diete estreme, a sovrallenamento o ad altre pratiche insalubri.
Ad esempio, molte persone credono erroneamente che mangiare meno cibo sia l’unico modo per perdere peso. In realtà, è importante scegliere alimenti sani e bilanciati per fornire al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Inoltre, fare esercizio fisico regolarmente è essenziale per bruciare calorie e aumentare il metabolismo.
Allo stesso tempo, l’ignoranza può portare anche ad una sovrapproduzione di informazioni contrastanti e spesso errate riguardo alle strategie di dimagrimento, il che può essere fonte di confusione e frustrazione per le persone che cercano di perdere peso. In questi casi, può essere utile rivolgersi a professionisti del settore, come nutrizionisti o personal trainer, per ricevere consigli personalizzati e sicuri.
In sintesi, è importante che le persone che cercano di dimagrire acquisiscano le conoscenze e le abilità necessarie per farlo in modo sano e sostenibile, evitando pratiche insalubri e inutili.
Questo studio valuta la relazione tra diabete mellito di tipo 2 e vitamine singole o combinate.
Il diabete di tipo 2 è una malattia metabolica cronica caratterizzata dall’incapacità del corpo di utilizzare l’insulina in modo efficiente. Ciò porta ad un aumento del glucosio nel sangue e può portare a complicanze gravi come malattie cardiache, neuropatia, nefropatia e retinopatia.
Le vitamine esercitano effetti importanti sul rischio di diabete mellito, nonché sulla sua progressione e complicanze
La vitamina D, ad esempio, è importante per la salute delle ossa e del sistema immunitario. La sua carenza è stata associata ad un maggiore rischio di sviluppare diabete di tipo 2, poiché la vitamina D aiuta il corpo a utilizzare l’insulina in modo più efficiente e può contribuire a ridurre la resistenza insulinica.
La vitamina B12 è essenziale per la produzione di globuli rossi e la salute del sistema nervoso. La sua carenza è stata associata ad un maggior rischio di neuropatia diabetica, una complicanza comune del diabete che può causare dolore e intorpidimento delle gambe e dei piedi.
Il magnesio è importante per la regolazione del glucosio nel sangue e la produzione di energia. Inoltre, può aiutare a ridurre la resistenza insulinica.
La vitamina C è un antiossidante che può aiutare a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, che è stato associato alla patologia del diabete. Inoltre, la vitamina C può aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina.
La vitamina E è un altro antiossidante che può aiutare a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Inoltre, può contribuire a migliorare la funzione delle cellule beta del pancreas, che producono l’insulina.
La migliore raccomandazione è consumare quantità adeguate di alimenti che contengono vitamine in quantità sufficienti per garantire un adeguato stato nutrizionale.
Consultare un medico o un nutrizionista per determinare la migliore strategia di integrazione di vitamine o minerali in caso di carenza, in modo da garantire una gestione adeguata del diabete di tipo 2 e prevenire le sue gravi complicanze.
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